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Disturbo da Tic e Sindrome di Tourette

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        Il Disturbo da Tic e la Sindrome di Tourette sono  disturbi del neurosviluppo caratterizzati dalla manifestazione di tic motori multipli e vocali esorditi prima dei 18 anni.   Nella maggior parte dei pazienti, si osserva un’ esacerbazione dei tic tra gli 8 e i 12 anni , per stabilizzarsi durante il periodo adolescenziale. Dopo i 18 anni si assiste, in genere, ad una riduzione dei tic sia per intensità che per frequenza. I tic sono definiti come movimenti (contrazioni muscolari) improvvisi, ripetitivi e aritmici che risultano “stereotipati”. Spesso coinvolgono più frequentemente la testa e la parte superiore del corpo. All’interno di questa classificazione, possono essere distinti in tic motori o vocali che possono ulteriormente essere contraddistinti in semplici e complessi. I tic semplici tendono ad apparire insignificanti, coinvolgere un gruppo muscolare isolato o avere una breve durata ma possono avere maggiore frequenza o intensità.  I tic complessi possono coinvolgere d

ADHD: facciamo chiarezza sul trattamento farmacologico con metilfenidato!

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Durante la mia pratica clinica, ho visto e continuo a vedere molti genitori di bambini con ADHD spaventati dalla possibile introduzione di una terapia farmacologica. Molti di questi non sono adeguatamente informati e si affidano ad alcune fonti poco scientifiche del web.  Con questo articolo voglio fare chiarezza sull’argomento cercando di trasmettere informazioni veritiere e scientificamente fondate.  Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD è l’acronimo inglese) è un disturbo dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente ed è caratterizzato da inattenzione e iperattività/impulsività (per approfondimento, leggi anche: articolo sui Disturbi da Deficit di Attenzione e Iperattività ) Dopo la diagnosi, i bambini con ADHD necessitano di interventi volti a migliorare il funzionamento globale. I trattamenti sono regolati da linee guida europee e nazionali che concordano nel riportare, ad oggi, tre tipi di intervento efficaci: interventi psico-comportamentali ad

Come gestire l’ADHD durante la pandemia COVID-19

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La pandemia del nuovo coronavirus sta creando sfide senza precedenti, a tutti i livelli della società, presentando molte sfide per i bambini, i giovani e le loro famiglie. La chiusura delle scuole e le restrizioni sul contatto fisico stanno determinando noia e svogliatezza in molti bambini e adolescenti con maggiori probabilità di mettere in atto comportamenti problematici e creare disagio all'interno della famiglia.   Maggiormente vulnerabili a queste dinamiche sono bambini e adolescenti con ADHD (acronimo inglese del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività/Impulsività), il cui pattern comportamentale spesso può degenerare in cicli coercitivi in relazione alle risposte affrettate che producono i genitori, portando così alla rottura delle relazioni e all'esacerbazione dei problemi. Su queste difficoltà, molte mamme hanno scritto sui social-media, web e gruppi di aiuto riportando episodi di vita quotidiana ai tempi della quarantena e sottolineando le marcate difficoltà

I comportamenti problematici

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Un comportamento problema è qualsiasi forma di comportamento che inibisce oppure interferisce con gli apprendimenti e le attività funzionali del vivere quotidiano. Generalmente è un comportamento pericoloso e inappropriato che sottende uno scopo, al quale il bambino non riesce ad assolvere poiché carente di strumenti comunicativi evolutivi. Spesso il bambino mette in atto dei comportamenti problema quando ha intenzione di fare una richiesta, ma non riesce ad elaborarla (ipotesi comunicativa). Il comportamento, dunque, funge da strumento per esprimere necessità e richieste di aiuto in assenza di adeguate capacità di linguaggio. Più le capacità di linguaggio sono compromesse, maggiori saranno i comportamenti problemi messi in atto dal bambino. Infatti, bambini che presentano disabilità dello sviluppo (disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettive, etc.) con i loro comportamenti problema generano marcati livelli di stress in chi se ne prende cura e determinano preoccupazione p

#IoRestoaCasa… ed educo la noia!

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In questi giorni di quarantena senza precedenti, rimanere a casa è l’unico mezzo che abbiamo per limitare la diffusione del coronavirus, sperando di tornare presto alla nostra vita quotidiana. Non poter uscire di casa è una vera e propria sfida per la nostra salute mentale e fisica, in cui tutti siamo costretti ad affrontare cambiamenti e a modificare le nostre abitudini quotidiane. Molte volte in questi giorni siamo stati sopraffatti dalla noia e dallo stress e sicuramente i bambini e gli adolescenti stanno rispondendo a questo in diverse modalità (non molto diverse da quelle adottate dall’adulto): c’è chi mette in atto comportamenti insistenti o ansiosi; sono più arrabbiati e agitati; altri usano smoderatamente i dispositivi elettronici (televisione, tablet, cellulari, computer, console); altri ancora cercano consolazioni nel cibo assecondando le emozioni del momento con alimenti che danno un piacere immediato ad esempio snack dolci e/o salati, merendine, patatine, creme spalmabili,

Disturbi da Deficit di Attenzione e Iperattività - ADHD

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Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è un disturbo del comportamento caratterizzato da difficoltà di attenzione e/o iperattività.  Stiamo parlando di bambini energici difficili da gestire, che possono far perdere la pazienza, che presentano difficoltà ad ascoltare le richieste e ad eseguire gli ordini; che vorrebbero fare più cose contemporaneamente passando da una cosa all’altra, lasciando i giochi a metà. I bambini con ADHD sono continuamente bombardati da stimoli sensoriali, impulsi e informazioni che cercano di elaborare, ma che comportano disordine, impulsività, inattenzione e ipercinesia. Non si tratta di “maleducazione” o “stanchezza” ma di una voglia irrefrenabile di muoversi e di tenersi impegnati a discapito di regole, contesti e figure adulte. Generalmente sono bambini che si annoiano facilmente e c he hanno avversione per le attese, praticano molti sport e sono impegnati in parecchie attività ricreative e di gruppo.  I bambini con ADHD hanno diffico